Vasca con i Piedini Idee per il bagno

La vasca con i piedini è un elemento che non si trova di frequente nei bagni, ma che sta tornando alla ribalta. Da dove nasce ed esistono differenze importanti da conoscere rispetto alle altre vasche?

Storia della vasca con i piedini

La vasca da bagno è un elemento che era diffusissimo ai tempi dei romani che avevano molta cura della propria pulizia personale. L’avvento dei barbari e la loro conquista ha fatto sparire questa abitudine. Solo in seguito a pandemie e pestilenze si è rivalutata l’igiene.

La vasca con i piedini nasce verso la fine dell’Ottocento come evoluzione dei mezzi che si utilizzavano fino ad allora come tinozze e altri contenitori in cui si poteva accomodare una persona. Le prime vasche con i piedini venivano riempite con secchi poiché non c’era l’acqua corrente in casa e avevano la caratteristica di essere smaltate, garantendo una maggiore sanificazione.

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I piedini avevano una funzione per lo più decorativa e potevano essere forgiati a forma di animale o in metalli differenti. La vasca rialzata permetteva di pulire al di sotto della stessa. Con l’introduzione delle tubature e dell’acqua corrente in casa, le vasche non hanno cambiato la loro forma ma sono state avvicinate alle pareti in modo da facilitare l’allacciamento idrico e poter essere contenute in uno spazio più piccolo.

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Tipologie di vasca con i piedini

Le vasche con i piedini possono essere di diverso materiale e di differenti dimensioni. La maggior parte di questo tipo di sanitari è fatto in acrilico, in modo da renderle leggere e resistenti. Per chi ha il gusto più rétro ci sono in commercio vasche in ghisa smaltata. A seconda della collocazione della vasca all’interno della stanza da bagno, si dovrà associare una rubinetteria differente.

Nei bagni di più ampia dimensione le vasche possono occupare la posizione centrale e tubo e scarico spunteranno direttamente dal pavimento, mentre se vengono accostate alle pareti possono andare a sostituire qualsiasi altro tipo di vasca senza grandi differenziazioni. Rispetto al passato e alle vasche tradizionali, le vasche con i piedini occupano un certo spazio, poiché devono prevedere di mantenere il corpo immerso quasi sdraiato o quantomeno seduto. La larghezza non si discosta dalle vasche classiche, prevedendo almeno 80 cm di spazio per chi la occupa, mentre la lunghezza parte da un minimo di 150 cm fino ad arrivare ai 220 cm.

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Come inserire la vasca con i piedini nell’arredo bagno

Una vasca con i piedini non è adatta a tutti i tipi di bagno. Occorre prima di tutto considerare che si tratta di una vasca che non potrà assumere la funzione di doccia. Infatti, anche se accostata alla parete, non sarà murata e rimarrà dello spazio che l’acqua che cade dall’alto raggiungerà facilmente. In secondo luogo, le vasche un po’ più lavorate e con piedini più ricercati, si accostano bene allo stile impero da ricercare nella scelta delle piastrelle e delle decorazioni del resto della stanza.

Una vasca da bagno con piedini freestanding può essere utilizzata in un ambiente spazioso, ma richiederà il più delle volte un prolungamento dei tubi che di solito si accontentano di correre lungo le pareti. E affinché questi tubi di alimentazione e scarico dell’acqua siano completamente invisibili, spesso dovranno essere nascosti sotto il rivestimento del pavimento del bagno . Se l’operazione non è molto complicata, impone comunque costi di installazione aggiuntivi rispetto ad un modello standard. Tanto più che essendo già più costosa da acquistare, una vasca da bagno freestanding può diventare rapidamente un lusso in modo che solo i budget convenienti sceglieranno di permetterselo.

Le vasche con piedini più lineari possono essere una soluzione per un’ambientazione zen, con parquet sul pavimento e ampio spazio a profumazioni rilassanti, oli da bagno e creme massaggianti che danno l’impressione di essere in una Spa.

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